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Progetto "Savignanosuldivano", 2020. Denis Curti, direttore artistico del SI FEST, commenta il censimento fotografico
[...] A Savignano sul Rubicone si è deciso di allestire un grande album di famiglia dove troveranno posto gli abitanti del paese e i visitatori di passaggio nei giorni del Festival della Fotografia. Per poterlo fare saranno utilizzate tre cabine Photomatic per foto istantanee, quei parallelepipedi con tendina che fanno parte del paesaggio urbano di tutte le città in qualsiasi paese non solo d’Europa. Una volta, come disse il grande sociologo francese Pierre Bourdieu, la fotografia veniva utilizzata quasi esclusivamente per solennizzare le grandi occasioni positive della vita: nascite, matrimoni, feste, viaggi, ecc. Oggi le foto hanno il compito di certificare la nostra esistenza, spinti come siamo a conquistarci il nostro quarto d’ora di celebrità promesso da Andy Warhol. L’insieme di queste foto non sarà solo un album, ma un enorme affresco che darà luogo, nel tempo, a tante interpretazioni, oggi neppure ipotizzabili. Una di queste Photomatic sarà posta vicino alla statua di Giulio Cesare ad un estremo dello storico ponte romano sul fiume Rubicone dove si narra che Cesare, il 10 Gennaio del 49 a.C., abbia pronunciato le parole “Alea iacta est” (“Il dado è gettato” o, più comunemente, ”Il dado è tratto”). Sarà inevitabile, per chi deciderà di farsi fotografare in quel punto, non dico identificarsi col grande condottiero, ma avvertire il brivido delle decisioni irrevocabili. Anche se il gesto di spingere solo un pulsante per ottenere il proprio ritratto non suscita più meraviglia e sembra essere così scontato da non richiedere nessuna partecipazione emotiva, in realtà non è così. I grafologi sostengono che nel gesto di tracciare la nostra firma, nonostante sia un gesto fra i più ripetuti, noi ci impegnamo totalmente al punto di farne una spia della nostra più intima personalità. È perciò probabile che, nel farci un “semplice” ritratto a gettone, il nostro coinvolgimento non sia inferiore.Franco Vaccari
Il progetto Volti e indizi è realizzato in collaborazione con Dedem, Roma. [...]
(Dal catalogo SI Fest 2009)